Guardavo fuori dalla finestra dell'ambulatorio, il cielo era di un azzurro emozionante, mentre l'oncologo mi spiegava i dettagli della chemio che avrei iniziato il giorno successivo... e pensavo a come fosse possibile un cielo di un azzurro simile in una giornata così grigia per me...

venerdì 28 novembre 2014

Io e il mio PICC ... parte prima ....

non è stato proprio amore a prima vista 
tra me e il mio PICC
(acronimo di Peripherally Inserted Central Catheter)
in sostanza si tratta di un catetere inserito nella vena del braccio
che viene usato per le terapie, flebo dopo intervento e 
una volta , il mio è servito anche per il prelievo per le analisi.
Della serie: situazione vene complicata , abbiamo una via d'uscita.

E qui parte la mia Ode al Picc e a chi lo ha inventato.

Perchè quando sai che si fa fatica a trovare una vena decente
da usare per la terapia 
e che a volte il prelievo per le analisi lo si fa con due infermiere
che , manco respirano per non rompere l'incantesimo del 
sangue che goccia a goccia riempie la provetta , 
il tuo Picc lo adori.

Avevo fatto la prima chemio quando ancora il Picc non lo avevo
e brava l'infermiera A. che ha trovato una vena disponibile, 
ma poi da quella stessa vena non c' è stato verso di 
poter fare altri prelievi nei mesi successivi. perchè 
manco la si trovava più...

Poi il 24 settembre del 2013 è stato il giorno dell' inserimento del Picc.
Paura a 1000, che dico ? ! era terrore puro il mio.
Ingiustificato.
Perchè in realtà non ho sentito nulla.
ma...
sapevo che c'era.
E nonostante sapessi che era una fortuna averlo , per tutti i motivi 
di cui sopra, c'era, era un corpo estraneo.
Ricordo di aver passato le prime notti senza dormire perchè
nel delirio dell'insonnia me lo "sentivo" nel collo.....
Poi, quando alla medicazione ne ho parlato con l'infermiera
addetta alla manutenzione Picc, ho saputo che fa tutt'altro giro e non passa dal collo, 
ok. non l'ho più sentito e mi sono abituata all'idea di averlo
e di prendermene cura.
Ora, inizia ad avere qualche problemino ,  venerdì scorso era otturato
e prima di iniziare la terapia sono stata in radiologia
e me lo hanno sistemato
ora è un Picc punta aperta
che non so che vuol dire e manco ci penso a documentarmi
va bene così, basta che riescano a mantenerlo efficiente fino alla fine delle terapie. 
 Già sono sicura che quando lo toglierò
proverò sentimenti contrastanti, sarò felice perchè significherà la fine di un periodo non propriamente semplice, ma mi dispiacerà perchè mi ci sono affezionata.
Lo so sono un pò "fatta all'incontrario" di tutti gli altri, 
me lo hanno già detto più volte  

mercoledì 26 novembre 2014

ospite di una rubrica del blog ....






in breve, un pò della mia storia





Nella rubrica  "Punto di svolta" del blog amichescrittrici.blogspot.it 





sabato 22 novembre 2014

il concerto..... la mia rivincita....

L'idea del concerto di stasera è nata tempo fa

... quasi due anni fa...

Preparare un concerto col coro richiede
un impegno notevole
in termini di tempo
pensare quali brani scegliere 
cercare  i brani  
adattarli ai coristi
il mio coro non è un coro di professionisti
ma io penso che 
la musica la si può avere dentro
la musica si ascolta e la si canta 
col cuore non solo con le orecchie e la voce.

Poi le vicissitudini della vita mi hanno costretto
ad accantonare l'idea di questo concerto
perchè ho dovuto concentrarmi su me stessa
per curarmi dal cancro.

Ora , che la parte più impegnativa del 
percorso di terapia è stata fatta
ho proposto al coro
un concerto
che considero come la mia rivincita sul cancro.
Ci abbiamo lavorato con tanto impegno negli ultimi due mesi
abbiamo duplicato, triplicato le prove settimanali
ho richiesto a tutti uno sforzo e impegno notevoli.
E tutto il coro non mi ha  abbandonato
mi ha  seguito in questo progetto.

E stasera lo abbiamo realizzato, insieme.

Al pezzo finale "I will follow him" quando il pubblico si è alzato
 in piedi applaudendo
 ho sentito
che, sì , è come se avessi avuto un pò  la mia rivincita sul cancro.

mercoledì 19 novembre 2014

l'oncologo .... rassicurante .....

Domani solito controllo all'irst, prima dal cardiologo : 
ecodoppler ed ecocardio per la trombosi di quest'estate e per l'Herceptyn.
Poi visita dall'oncologo
e questa visita un filino di ansia me la crea.

Ricordo....

Ricordo la prima visita fatta dal mio oncologo , il dott. R. 
Era metà settembre 2013, avevo già fatto altre  visite ed esami
con altri medici
ma a lui spettava il compito di spiegarmi ben bene
quale sarebbe stato il piano di terapia che avevano deciso. 
Lui è il mio oncologo rassicurante.
Durante quella che chiamano " prima visita "
mi ha ripetuto tipo 5 o 6 volte
le stesse cose.
Con lo stesso ordine.
E' un medico che parla con calma,   voce con tono basso
senza fretta.
Mi diceva come avrei fatto la terapia
e poi scriveva al pc 
dandomi modo di ripensare a quello che mi aveva appena detto. 
Perchè quando ti hanno detto quindici giorni prima 
che hai un cancro
il cervello si auto-anestetizza 
e
non riesci a memorizzare che poche frasi
che senti dire dal medico.
Per questo dopo diverse volte che il dott. R
mi ha ripetuto le stesse cose
gli ho detto finalmente  " Ok , ho capito"
In realtà avevo memorizzato solo la prima parte
ma in fondo era quello
l'inizio della terapia
e
mi sono detta che 
un passo dopo l'altro avrei 
memorizzato e compreso anche il resto.

Rivedere il mio oncologo dopo l'ultima visita di 3 mesi fa
quando ero ancora  ustionata dalla radioterapia 
mi rassicura.
Mi rassicura sapere che potrò fargli la
sfilza di domande che mi sono scritta
nel quadernetto che porto sempre con me nella borsa.
E , anche se so che mi dirà che sono domande alle quali non 
vorrebbe rispondere
alla fine mi darà le risposte 
che per un pò mi rassereneranno..
perchè lui è , l'ho già detto ?! , il mio dott R , rassicurante....

sabato 15 novembre 2014

... il vento tra i capelli ....


è una bella sensazione 
sentire di nuovo il vento tra i capelli
Oddio, 
i miei nuovi capelli dopo la chemio
non è che svolazzino tanto,
sono tutti riccissimi
scapigliati
e corti
ma li adoro....

ne ho già scritto qui 

Ricordo  la prima visita dall'oncologo
quando il dott. R mi disse che 
per la chemioterapia 
mi sarebbero caduti i capelli e che mi consigliava 
di tagliarli prima che iniziassero cadere magari anche a  ciocche.
Credo di avergli chiesto tipo 4 o 5 volte
"Ma è proprio sicuro dottore che cadranno?"
e alla   risposta affermativa che leggevo anche 
nei suoi occhi
partiva 
l'altra domanda di rito  
"ma è sicuro che poi ricresceranno?"

Ad ogni visita era la domanda che non dimenticavo
mai di fare
E
Caspita! cresciuti, son cresciuti
più folti di prima
ma 
anche più morbidi
sono i miei  "capelli neonati"
fanno tenerezza
e a me ne fanno tanta di tenerezza....

E non sopportavo chi , in buona fede sicuramente,
mi diceva
"ma dai che poi ricrescono "
oppure
"questo è il male minore"
BALLE
Lo so bene che quando hai un cancro
non è che ti devi preoccupare
principalmente dei capelli,
ma
vedersi e sapersi senza capelli
ti fa sentire
"diversa"
è come se il cancro
ti togliesse la dignità di persona
lasciandoti senza capelli.

Contro la previsione dell'oncologo
i miei capelli non volevano cadere.
Erano morti, non crescevano più ma
rimanevano saldamente attaccati : tutti al loro posto !
Ho dovuto prendere la decisione di raderli
perchè erano attaccati, ma mi faceva un male
pazzesco il cuoio capelluto,
male da non riuscire a dormire la notte.
Così una sera di fine ottobre 2013
mio marito ha passato la macchinetta
lasciandomi i capelli alla lunghezza minima di  qualche millimetro.
Ma neppure così se ne andavano, sempre
attaccati saldamente.
Ci sono volute 4 chemio , la Fec rossa
per farli cadere definitivamente.
Ho scelto di non usare la parrucca,
anche perchè non avevo nessuna voglia di prendermene
cura  ...
all'irst ne ho viste di belle, se curate
ma ne ho viste anche tante veramente trascurate
comunque
ognuno fa la scelta che più fa sentire a proprio agio
E io mi sentivo bene con le mie bandane,
anche se ad una in particolare mi sono
affezionata  
ma talmente tanto che anche ora la tengo con me  nella borsa
  lavata  ripiegata e chiusa in un sacchettino...
Rappresenta una parte di vita, della mia vita, per la precisione 10 mesi
in cui era palese che fossi ammalata di cancro
ma in fondo non me n'è mai importato molto
di quello che pensavano gli altri.
Avevo il cancro ed ero impegnata a curarmi...



giovedì 13 novembre 2014

.... sto uncinettando ....



Sto preparando le mie granny
per questo progetto.
La settimana prossima sarò all'irst
per alcune visite
e ne approfitterò per consegnarle
ma
anche se uncinetto 
il cervello è sempre in modalità bradipo!!!!
le mani sono trooooppo lente
ufff....











lunedì 10 novembre 2014

sabato 8 novembre 2014

il .... quasi dopo .....



C'è un periodo che posso
definire
il ... quasi dopo ....

E' il periodo in cui mi trovo ora
quando 
ormai arrivata alla fine del
percorso delle cure previste
mi trovo a pensare
al "poi"
al "dopo"

e non ditemi 
che arrivata al "dopo"
significa che ho fatto il percorso previsto e posso lasciarmi
tutto alle spalle
perchè questo lo so
ma so che non sarà così
non subito, non così automatico.
Il dopo arriverà con un senso di leggerezza 
per i risultati raggiunti
ma con un senso di abbandono
un misto di gioia e tristezza.
L'altro giorno l'oncologo dott. S mi 
ha detto che in qualche paziente creano dipendenza
ebbene
io sono ahimè una oncologo-dipendente!

Ma col tempo imparerò di nuovo 
a camminare con le mie gambe, 
in fondo
è come andare in bicicletta : una volta imparato
te lo dimentichi per un attimo
ma non disimpari mai...

Qualcuno di voi lo ha provato
questo "quasi dopo"?

martedì 4 novembre 2014

Oggi in radioterapia.....




Oggi, c'è stata la visita di controllo in radioterapia.
 Entrare in questo reparto
dove per 23 giorni  sono andata quest'estate
mi ha fatto un certo effetto...
I pazienti che erano in sala d'attesa 
ovviamente non erano gli stessi di quel periodo
e mi è venuto spontaneo pensare a come 
sarà la loro vita ora,
cosa faranno, 
se avranno ottenuto risultati dalle terapie....  
Ricordo ognuno di loro , ne avevo anche  parlato qui , 
Del resto passavamo qualche mezz'oretta ad osservarci,
 magari guardando anche la tv .
Oggi però
mi guardavo attorno e pensavo a 
quanta Vita c'è attorno a noi, 
nonostante la sofferenza, 
nonostante gli insuccessi
nonostante i successi
quante persone passano
da lì
ognuno col proprio carico di emozioni, 
di speranze
e quell "arrivederci" che ognuno dice
salutando mentre se ne va 
in realtà è
"un non arrivederci" 
o magari fuori da quelle stanze .
Ed è  quello che, più o meno , 
 ci siamo dette io e la dottoressa
di turno che mi ha visitato stamattina
Tutto bene, mi riconsegna  
agli oncologi di Meldola
per proseguire il percorso 
e quel suo "speriamo di non vederci 
più in radioterapia"
mi ha fatto uno strano effetto... 
perchè non me l'aspettavo.
Certo, che sarebbe stato di cattivo gusto 
dirmi "arrivederci"
sottintendendo " qui" in quel reparto
Certo che la mia dose di radioterapia 
l'ho fatta e spero di non doverne più fare in futuro, 
(Mi ero ben bene ustionata e non è stata propriamente 
una passeggiata guarirne)
Ma anche questo di oggi è un  momento fa parte di una pagina del libro 
della Vita che dovrei girare, 
che vorrei   lasciarmi alle spalle
ma il ricordo
è ancora troppo vivo
e non sono ancora pronta per voltare tutte 
queste pagine che dovrei.
Prima di uscire dal reparto mi sono voltata 
un attimo indietro ed  
ho impresso nella mente l'immagine 
di quella sala d'attesa
dove si aspettava di sentire pronunciare il 
proprio nome al microfono 
e quindi entravo
indossavo il camice
e mi lasciavo posizionare
nelle coordinate giuste per bombardare 
quello che poteva essere rimasto del cancro 
e dove era alloggiato per mesi
Mi sono rivista sul lettino con il macchinario 
che si posizionava attorno a me
e ho ripensato a quanto mi era difficile 
allora non muovermi, stare immobile
con le lacrime che scendevano
quando l'umore era a terra anche per la stanchezza 
enorme provocata da questa terapia
 Ma questo era un percorso che dovevo fare ...

Ho richiuso la porta del reparto alle mie spalle,
 andandomene,
pensando che "anche questa è fatta"
e andiamo avanti... 
   

lunedì 3 novembre 2014

Domani...




Domani mattina ho il controllo 
in radioterapia
 mah...
la radioterapia l'ho finita l' 8  agosto