Guardavo fuori dalla finestra dell'ambulatorio, il cielo era di un azzurro emozionante, mentre l'oncologo mi spiegava i dettagli della chemio che avrei iniziato il giorno successivo... e pensavo a come fosse possibile un cielo di un azzurro simile in una giornata così grigia per me...

domenica 19 luglio 2015

Atterraggio morbido

Domenica mattina
Caldo allucinante già alle 9.30
così si decide di arrivare in centro con lo scooter.
Scendere le scale è una tortura
per ovvi  motivi 
di cui ho già parlato
e fare ogni scalino, in salita ma soprattutto in discesa
è un'impresa "simpatica"
perchè faccio manovre bizzarre e inconsuete: 
il tutto per trovare il modo migliore
per scendere queste benedette scale.
Ok.
Arrivata in fondo esco dal cancello
percorro due passi , dico due passi
cado.
Il che non ha nulla di straordinario
cadere capita, succede a tutti
ma cadere al rallentatore
beh sinceramente non mi era ancora capitato.
Ho avuto la consapevolezza che qualcosa avesse ceduto
la gamba, il piede... mah...
cadendo al rallentatore vedi la terra che si avvicina
sai che stai cadendo ma non riesci a far nulla per impedirlo.
Si tratta di secondi ma è come se vedessi
te stessa in un film al rallentatore.
Fortuna ha voluto che sul marciapiede 
ci fosse ancora il mucchio di aghi di pino 
che abbiamo spazzato e ammucchiato
in attesa di portarli nel cassonetto  
perchè i pini producono quintalate di aghi in ogni stagione.
Comunque grazie a questo  provvidenziale
cumulo
non mi sono fatta nulla.
Sono rimasta incredula a guardarmi intorno 
per capire come diavolo avessi fatto, 
sono rimasta col casco in mano 
mentre mio marito apriva il cancello automatico
per uscire con lo scooter.
Vedendomi per terra
mi chiede come fosse la cosa più normale del mondo
"Ma che fai lì seduta?! Dai che è tardi"
Ho raccolto i cocci di me stessa
cocci di orgoglio
e mi sono ripulita perchè gli aghi si
attaccano dappertutto

16 commenti:

  1. come capisco il tuo disagio.. la vincristina azzerva i miei riflessi e mi rendeva goffa ed incapace di fare qualsiasi movimento. per me salire o scendere i gradini era un'impresa. li odiavo. provo ancora repulsione se ci penso, per quei gradini che mi sembravano insormontabili. per quelle mie gambe che mi sembravano pesanti come zampogne.
    ci è voluto tanto tempo ma adesso, ogni volta che salgo o scendo con facilità le scale, mi ricordo che ho vinto io.
    Debora

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    1. infatti! Io pure prendo sta pastiglietta ogni sera accettando gli effetti collaterali sulle ossa perchè è meglio non riincontrarlo più il cancro !!!!

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  2. Azzurocielo, capita eccome!!!!! Anche di provare dolore a tutte le ossa!
    Io usavo l'amtraciclina o un nome simile. Non ricordo più bene perchè dopo 19 anni ho voluto scordare. Però.... però ricordo quando al mattino per scendere dal letto bisognava fare le manovre perchè non riuscivi ad alzarti nè sapevi quale piede mttere giù per primo.

    Ora i problemi di articolazioni son tornati ma di natura completamente diversa. Artrosi varie ed ernie del disco. Se cado, non so a quale delle due dare la colpa... :)))
    Bacio!

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    1. le manovre che si fanno sono veramente buffe, se ci penso mi viene da ridere se non fosse il dolore continuo e martellante persino per scrivere alla tastiera del pc
      un bacio

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    2. Già!!!! Sembra di avere i problemi di un unltracentenario.. ahhahaha
      Perrò averlo alle spalle è.... superlativo!!!!!

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  3. Tuo marito è un grande,
    Sono certo che se avesse pensato che ti fossi fatta male sarebbe accorso da te ed invece ha dato alla "caduta" il più naturale dei motivi.
    Comunque, se hai visto la scena al rallentatore, ti sei accorta che il casco lo tenevi in mano?
    Mica sempre ci sono gli aghi di pino ad attutire il colpo ... La prossima volta mettilo prima (e ricorda di allacciarlo bene, altrimenti ti fanno anche la multa)
    Un bacio, a te e a tutti quelli che riescono sempre a rialzarsi.

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  4. grande folletto, mica l'avevo pensata questa cosa del casco. Accetto il suggerimento e la prox volta me lo metto prima di fare le scale.. non si sa mai...

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  5. sei troppo forte...come in tutte le situazioni che hai vissuto....caschi e ti rialzi....come se nn fosse nulla di importante........

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    1. credo di non esserlo poi tanto forte. E dopo che si è caduti è così bello rialzarsi e camminare!!!!!

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  6. Nelle ultime due righe di questo post è racchiusa tutta la tua forza. In ogni caso, se c'è una cosa che ho imparato è che l'orgoglio non deve mai cadere a pezzi e non ci si deve mai chiedere il perchè. Siamo semplicemente governati da queste pilloline che però, purtroppo, danno qualche problemino. Ogni volta che cadiamo l'importante è solo tirarsi su!
    Un abbraccio

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  7. E' così! Rialzarsi e riprendere a camminare!
    un abbraccio a te !

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  8. Cara Annamaria, tra dolori e cadute.......l'importante è rialzarsi.......SEMPRE. Ti abbraccio rinfrescante. Antonietta

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  9. Benedetti aghi di pino, si può cadere ma l'importante è rialzarsi, tu l'hai fatto con stile ;-)

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    1. ma non proprio con tanto stile, tutta anchilosata... ma sì diciamo che l'importante è rialzarsi

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